“Nonostante le apparenze e la sostanziale indifferenza che abbiamo registrato in questi anni, era comunque impossibile pensare che si sarebbe arrivati fin qui, fino al fallimento e forse per qualcuno, finalmente al fallimento, della Videocon di Anagni". Così in una nota Francesco Fontanelli, segretario generale Filctem Cgil Lazio.
"E' una classica vicenda italiana, - continua - di quelle che non ci piacciono e non vorremmo mai vedere. I giochi del capitalismo, delle multinazionali, delle speculazioni e degli affaristi di ieri e di oggi". "Ciò che veramente era importante e degno di attenzione e' sempre rimasto sullo sfondo e cosi dopo lunghi anni di privazioni e dilaniante incertezza per 1300 famiglie, ora il futuro si tinge di nero e tutto sembra ancora di più maledettamente difficile e insopportabile".
"Il vero fallimento però, non è quello della Videocon, ma quello, ennesimo delle istituzioni, del ministero, della Regione Lazio, del mondo imprenditoriale". "Mentre assistiamo quasi inermi ad una desertificazione industriale nel nostro paese e maggiormente in alcuni territori - dichiara ancora Fontanelli - si preannunciano grandi pieni di sviluppo e rilancio, tutela dell' industria e del manifatturiero italiano, salvaguardia dei posti di lavoro e nuova occupazione. Ma questi sono poi i risultati concreti e chissà se nonostante le tante parole e promesse, questo caso, quello della Videocon e' mai arrivato all'attenzione politica necessaria e doverosa".
"Rimane il forte dubbio che non siano mai state seriamente valutate le effettive potenzialità di quello stabilimento e di quel territorio nei settori della tecnologia avanzata, della green economy e delle rinnovabili. In questi anni per difendere il lavoro e il futuro per un intero territorio, sono state messe in atto iniziative di ogni tipo, manifestazioni, presidi, cortei sotto le ambasciate e sotto le prefetture". " Quante attese sotto il ministero o la Regione Lazio in attesa di una risposta che mai e' arrivata". " Ora siamo di nuovo qui e di nuovo soli - conclude il sindacalista. " Quella sensazione e consapevolezza di solitudine che ci ha sempre accompagnato. Solitudine rispetto a coloro che dovrebbero occuparsi del presente e del futuro di questo nostro paese, ma anche unione tra di noi e determinazione a non mollare".
Videocon: Filctem Cgil, classica vicenda italiana
28 giugno 2012 • 00:00