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“Il rimpallo delle responsabilità a cui stiamo assistendo per la vicenda del viadotto Himera è uno spettacolo triste,
Ciucci almeno ha avuto la dignità di dimettersi. Sarebbe il caso di smetterla e vedere questo ultimo fatto per quello che è: la goccia che fa traboccare un vaso dentro cui si sono sommati ritardi, negligenze e incapacità se non anche malaffare che hanno condotto all’attuale situazione della viabilità in Sicilia, con danno per i cittadini e per i
lavoratori che avrebbero potuto essere impegnati”. Lo dice il segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino, oggi a Messina per una delle manifestazioni territoriali degli edili decise da Fillea, Filca e Feneal regionali contro una crisi che nel settore delle costruzioni ha fatto registrare negli ultimi 5 anni 87 mila disoccupati.
Gli edili rilevano che le risorse a vario titolo bloccate per cantieri edili della Sicilia ammontano a 9 miliardi e 2 di questi – destinati a depuratori, edilizia scolastica e banda larga- sono a rischio di disimpegno. Tra le risorse bloccate quelle di importanti infrastrutture. Fitto il calendario di proteste di questi giorni: oggi a Messina davanti al Comune per chiedere al sindaco di adoperarsi per lo sblocco dei cantieri del porto di Tremestieri e del viadotto Ritiro.
Ieri gli edili hanno protestato a Catania e Caltanissetta per chiedere il via ai lavori di edilizia scolastica e a quelli nell’ambito della raffineria di Gela, sabato manifestazione a Siracusa, lunedì ad Agrigento, mercoledì a Enna e Trapani. Infine a Palermo.