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“Al di là dei singoli casi che vanno verificati con attenzione accertando con celerità tutte le responsabilità civili e penali, è evidente che, al netto di errori nella progettazione, il combinato disposto da una parte di corruzione e illegalità (per cui si è magari risparmiato sui materiali, alterandoli, oppure si sono bypassate fasi fondamentali di verifica e collaudo) e dall’altra il fisiologico ciclo di vita delle opere (molte delle quali risalenti agli anni 70 e 80) rende non più rinviabile un intervento straordinario di verifica delle condizioni di tenuta strutturale di molti dei viadotti e cavalcavia delle reti stradali del Paese. Con riferimento certo alla rete autostradale, ma anche alla viabilità secondaria”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni.
“Serve un piano straordinario di manutenzione che, grazie anche ai nuovi materiali e alle nuove tecniche, si potrebbe fare a costi importanti ma non proibitivi. Occorre quindi rafforzare quanto previsto dal piano “Connettere l’Italia” con approcci sistematici per la conoscenza delle condizioni reali del patrimonio infrastrutturale e accelerando lo spostamento di risorse dalle nuove opere (completando le incompiute, prima di tutto) alla manutenzione dell’esistente. Occorre inoltre mettere Autostrade per l’Italia e tutte le altre società autostradali in condizione di poter procedere immediatamente ad un piano di verifica straordinario delle condizioni di tenuta strutturale, con risorse interne ed esterne”.
Infine, continua Genovesi, serve una cabina di regia per coordinare tutti i soggetti pubblici (comprese le ex province, Regioni e Comuni) per predisporre tali interventi anche sulle vie secondarie. "Mentre ci si accanisce per una totale liberalizzazione degli appalti di manutenzione autostradali, con un abbassamento della qualità degli interventi e il rischio licenziamenti di massa, il Paese si trova in queste condizioni: siamo alla pura schizofrenia. Come Fillea Cgil, ovviamente, siamo pronti a fare la nostra parte, a fronte di un piano straordinario di verifica e manutenzione."