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Via libera definitivo del governo alla riforma del pubblico impiego. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che introduce modifiche e integrazioni al Testo unico del pubblico impiego. “Era tutto ampiamente anticipato, l'iter è continuato nel modo che doveva avere”, afferma il ministro Marianna Madia in conferenza stampa. Tra le novità, maggiore spazio per assumere i precari storici, regole più chiare per i licenziamenti, periodo-ponte per le visite fiscali che passano dalle Asl all’Inps, con orari identici ai lavoratori privati, ma dal primo settembre.
“Ora abbiamo le carte in regola da punto di vista normativo per riaprire la stagione contrattuale. I due decreti approvati mi consentiranno di dare la direttiva all'Aran”, annuncia infine il ministro. E proprio su quest'ultimo punto arriva, a stretto giro, il commento del segretario generale Cgil Susanna Camusso: “Dopo oltre otto anni di blocco può finalmente iniziare la nuova stagione della contrattazione, da cui potrà partire una nuova spinta al processo di riforma e qualificazione della Pubblica amministrazione e dei settori della scuola, università e ricerca”.
“Il decreto – sottolinea Camusso – arriva dopo l'accordo del 30 novembre e dopo un costruttivo confronto con Cgil, Cisl e Uil, teso a mantenere fermi i punti centrali dell'intesa: più spazio alla contrattazione, a tutti i livelli, superamento del precariato, tutela e qualificazione del lavoro pubblico. Per quanto riguarda i licenziamenti, è giusto e positivo il mantenimento dell’articolo 18 per i lavoratori pubblici, ma occorre ribadire che la contrattazione deve essere sovrana nel disciplinare, attraverso la valutazione, lo scarso rendimento. Anche questa è una prova di coerenza con l’obiettivo del rafforzamento del ruolo della contrattazione”.
Per il segretario Cgil, “adesso occorre dare il via effettivo ai tavoli contrattuali, attraverso il necessario atto di indirizzo che la ministra Madia deve rapidamente approvare. Al tempo stesso – prosegue – il governo deve garantire le risorse per confermare gli impegni economici assunti nell'accordo del 30 novembre e per sostenere un piano straordinario per l'occupazione, finalizzato al superamento del precariato e al potenziamento dei servizi”.
“Eliminato l'ultimo ostacolo al rinnovo dei contratti; abrogate le fasce Brunetta e le sue disposizioni punitive; restituito spazio alla contrattazione nazionale e di posto di lavoro; previsto un piano di assunzioni straordinarie per migliaia di precari”. È il commento dalla Fp Cgil, che ora chiede alla ministra Madia seguire alle parole con i fatti approvando la direttiva che consentirà di avviare il rinnovo dei contratti, e al governo di finanziare un piano straordinario per l'occupazione nella pubblica amministrazione.