È rottura ufficiale tra la Cgil e la Ve.di.s spa, azienda specializzata nel trasporto di prodotti petroliferi, approvvigionamento depositi e autotrasporto conto terzi. Il dialogo tra le due parti tenutosi stamattina 13 febbraio in Prefettura e in presenza dell'Ispettorato del lavoro, si è risolto con un pesante scontro frontale. L'azienda ha infatti confermato i quattro licenziamenti già avviati (ufficialmente per motivi disciplinari, ma a detta del sindacato, legati al pregiudizio contro la appartenenza dei lavoratori interessati al sindacato) e la denuncia per violenza privata nei confronti di un lavoratore.

Una vicenda amara e di difficile gestione che si consuma dopo mesi di confronti negati dall'azienda, proteste e denunce.  Per la Cgil di Catania, la Filt Cgil Catania e la Filt Cgil Sicilia, "c'è da stupirsi come sia possibile che un grande marchio come Eni, si affidi ad aziende che disprezzano il contratto nazionale del lavoro"; le sigle sindacali, inoltre, chiederanno specifiche ispezioni alla Polizia stradale per verificare le condizioni di sicurezza e legalità del trasporto delle merci a tutela dei lavoratori.  Il mese scorso, infatti, Cgil e Filt avevano chiesto alla Vedis "di porre fine agli atteggiamenti antisindacali e di fare il necessario passo indietro".
 
Per Cgil e Filt Catania e Sicilia, "il settore del trasporto di prodotti petroliferi, approvvigionamento depositi e autotrasporto non sembra essere stato travolto dalla crisi in questi anni, al contrario di tanti altri comparti. I lavoratori della Vedis hanno chiesto più volte il rispetto dei loro diritti, l'applicazione del contratto di lavoro e del giusto orario, così come l'applicazione delle norme di sicurezza dentro l'azienda. Ecco perché il ruolo del sindacato è scomodo. Si tenta di risparmiare sul lavoro, e tutto ciò è inaccettabile a fronte di norme contrattuali e legislativi".