"Siamo fortemente preoccupati, la vertenza Nardi rischia di essere l’ennesimo durissimo colpo per il nostro territorio. Gli allarmi lanciati da tempo dal sindacato sono rimasti inascoltati dalla politica e la vecchia proprietà, dopo aver beneficiato per anni di aiuti pubblici e sostegni, ha potuto decidere unilateralmente di cedere questa fondamentale realtà industriale del nostro territorio ad un fondo finanziario britannico, la cui missione, come è ovvio, non è quella di fare industria e creare sviluppo in Umbria, ma quella di fare soldi per i propri azionisti”. Così in una nota la Cgil regionale dell’Umbria e la Camera del Lavoro di Perugia.
“Nell’esprimere la nostra totale solidarietà e vicinanza ai lavoratori in sciopero, invitiamo istituzioni e politica a rompere il silenzio e assumersi le proprie responsabilità, per provare a ribaltare una situazione che sembra al momento fortemente compromessa - continua la Cgil - Insieme alle categorie Fim, Fiom e Uilm continueremo a batterci perché siano corrisposte al più presto tutte le spettanze arretrate ai lavoratori e perché la Nardi con i suoi 120 anni di storia possa avere un futuro in Umbria”.