"E’ inaccettabile il clima che si sta creando in una città antifascista come Venezia. Una serie di sfregi alla città e alla sua storia - che in questi giorni è stata ricordata - con le Giornate della Memoria. Ieri notte (30 gennaio) è stata divelta una delle Pietre d’Inciampo, posata nei giorni scorsi a Cannaregio, in memoria di Gustavo Cornaldi. “Pietre d’Inciampo“ è un’opera d’arte diffusa, una iniziativa straordinaria che si sta espandendo in tutta Europa a merito di Gunter Demnig e che a Venezia ha avuto un significativo e importante valore. Per vedere le pietre d’inciampo, bisogna inchinarsi. Stessa inqualificabile situazione anche a Milano dove nei giorni scorsi è stato deturpato il ricordo di Angelo Fiocchi". E' quanto denuncia la Cgil Venezia.
"Nei giorni scorsi - prosegue il sindacato -, a Capodanno, una serie di molotov sono state fatte esplodere davanti ad un circolo culturale di Mestre nel quale si organizzano iniziative importanti per il territorio. Una delle principali è il doposcuola per i bambini stranieri e le loro mamme. A Favaro sono state strappate le decine di fotografie che la Municipalità aveva messo in mostra sugli alberi della piazza principale per ricordare i martiri della Shoah. Queste non sono bravate di ragazzini ma atti eversivi da fermare immediatamente".
"Le Associazioni Democratiche del Paese stanno costruendo una forte mobilitazione, a partire dalla raccolta di firme Mai più fascismi che è promossa – e fortemente sostenuta dalla Cgil - in tutta Italia e nella Città Metropolitana di Venezia. In questo clima, ci chiediamo, è opportuno autorizzare una manifestazione provocatoria come quella di “forza nuova” (il minuscolo è voluto) in centro a Venezia. Tra l’altro il sabato di carnevale, in una delle arterie più intasate della città? Non si parla sempre di ordine pubblico? Infine è stata incredibile la presenza dei gazebo di fascisti autorizzata a Mestre, nella piazza intitolata al partigiano Erminio Ferretto", conclude la nota.