Spettacolo e vita a ritmo alternato. Jazz, gag e brani da film tra il cassintegrato e la precaria che si raccontano; musica ballata sotto il palco tra la riflessione del sindacalista e quella del delegato preoccupato per il futuro della propria azienda. Su questo mix insolito, ad incastri del tutto estemporanei, la Cgil di Venezia e del Veneto mette in scena la crisi. Complici i Camillocromo, uno straordinario gruppo toscano di "musicanti da strada" che ha accettato di spezzettare – tra una testimonianza e l’ altra – l’ultimo spettacolo portato in giro per l’Italia: "musica per ciarlatani, ballerine e tabarin". Lo rende noto un comunicato della Cgil Veneto.

L’appuntamento è per mercoledì 29 settembre alle 16.30 a Mestre in piazza Ferretto a coronamento di una giornata di iniziative contro le mancate risposte alla crisi, contro i tagli alla scuola ed ai servizi pubblici e contro la precarizzazione del lavoro. “La manovra del governo è sbagliata, pericolosa ed iniqua – sostiene la Cgil – perché non prevede né interventi strutturali nè misure anticicliche per raddrizzare l’economia, ma solo provvedimenti per far cassa che colpiscono welfare e diritti".

"E mentre sotto i colpi della crisi aumenta la sofferenza del paese, il governo non pone mano a nessuna seria riforma, a partire da quella fiscale che dovrebbe abbassare le tasse a lavoratori e pensionati e da quella sugli ammortizzatori sociali che bisognerebbe estendere all’intero mondo del lavoro".

I casi, le storie, i numeri riempiranno piazza Ferretto allestita con tre gazebo nell’area centrale ed un palco nei pressi della fontana. Fin dalla mattina sindacalisti, lavoratori e pensionati si avvicenderanno all’interno degli spazi attrezzati per parlare con la città non solo diffondendo volantini, ma pronti ad ascoltare chiunque si avvicini ed abbia qualcosa da dire o da raccontare.

"Loro stessi di storie ne hanno tante - prosegue il sindacato -: il nipote rimasto senza lavoro che chiede un aiuto ai nonni per pagare il mutuo, il cassintegrato con gli ammortizzatori agli sgoccioli che si interroga su come andare avanti, la coppia che lavora nella stessa azienda e sopporta doppiamente il peso della crisi, l’insegnante precaria che ha perso il posto e lo studente che si chiede cosa lo aspetti una volta giunto alla laurea". Alla fine alcuni di loro le racconteranno dal palco nel pomeriggio, tra gli interventi di Roberto Montagner, Segretario Generale della Cgil di Venezia, e di Emilio Viafora, Segretario Generale della Cgil del Veneto che concluderà la manifestazione cui parteciperanno delegazioni di lavoratori e pensionati giunti da tutta la regione.

Ci saranno le bandiere della Cgil, gli striscioni delle fabbriche in crisi, i cartelli con gli slogan in rima e qualche maschera di Berlusconi condita da motti arguti, nella miglior tradizione sindacale. Ma sarà anche una manifestazione diversa dal solito che avrà come sfondo delle lotte per il lavoro il surrealismo dei clown, la buona musica ed il sorriso: tutti ingredienti che in fondo sono sempre stati un piccolo simbolo di resistenza, "per non farsi piegare il morale" nei momenti più difficili della storia del popolo italiano.