Si svolge mercoledì 1 giugno a Venezia un presidio dei lavoratori di Veneto Agricoltura davanti al Consiglio regionale (ore 10,30), in concomitanza con l’incontro tra le organizzazioni sindacali e la IV Commissione consiliare in merito al destino dell’ente. “Dopo quasi due anni di incertezze – osservano in una nota Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti regionali – i dipendenti sono ancora in una situazione di precarietà legata alla ‘maldestra’ operazione portata avanti dalla Regione di trasformazione di Veneto Agricoltura in Agenzia veneta per l’innovazione del settore primario. Il testo legislativo e i tagli al bilancio con risorse sufficienti solo per il pagamento degli stipendi pregiudicano le prospettive future di una funzione importante nel contesto economico veneto”.

A ciò va aggiunto, continua la nota sindacale, “l’obbrobrio giuridico partorito dalla Regione che sottopone i dipendenti ai contenuti (in entrambi i casi i  più svantaggiosi) di due contratti: quello di Federambiente per la parte normativa e quello delle Autonomie locali per la parte economica. I dipendenti chiedono di emendare la legge 37 (istitutiva dell’Agenzia) garantendo al personale un inquadramento contrattuale unico e funzionale alle mansioni affidate ai lavoratori, oltre che assicurare idonee risorse economiche che garantiscano la continuità delle attività e dei posti di lavoro”.