Niente “sante alleanze” contro Berlusconi: le uniche “credibili”, “prima e dopo le elezioni”, sono quelle “fondate sulla reale convergenza programmatica e politica'. A sostenerlo è Walter Veltroni, che in una lunga lettera pubblicata dal Corriere della Sera analizza la situazione politica attuale e indica la sua ricetta per uscirne.
Prima di tutto, dunque, niente “alleanze col diavolo pur di...”: per l'ex leader del Partito democratico è “giusto semmai che, in caso di crisi di governo, si cerchino soluzioni capaci di fronteggiare per un breve periodo l'emergenza finanziaria e sociale e di riformare la legge elettorale dando forma, per esempio attraverso i collegi uninominali e le primarie per legge, a un moderno e maturo bipolarismo. Perché‚ poi, alle elezioni prodotte dal dissolvimento della destra, si presenti uno schieramento alternativo capace di assicurare all'Italia quella stagione di vera innovazione riformista che questo nostro Paese non ha mai conosciuto”.
Questa, sottolinea Veltroni, è “la più folle e orrenda estate politica” che si ricordi e tutto “senza una parola di autocritica. Chi ha vinto le elezioni e ne provoca altre neanche a metà delle legislatura vorrà almeno dichiarare il proprio fallimento politico?”, si chiede l'ex segretario del Pd che poi rivendica di essere stato l'unico a “farsi da parte davvero”.
Veltroni vede “il rischio che si faccia strada, anche in Occidente, quella suggestione di 'democrazia autoritaria' che è già realtà” nei sistemi russo o cinese. La strada per “i veri democratici” è “quella di una repubblica forte e decidente” che “comporta profonde e coraggiose innovazioni, nei regolamenti delle Camere, nell'equilibrio dei poteri tra governo e Parlamento, nelle leggi elettorali, nella riduzione dell'abnorme peso della politica, nella soppressione di istituzioni non essenziali”.
“Spero che si concluda rapidamente l'era Berlusconi”, conclude Veltroni, ma “non per mettere la pietra al collo al bipolarismo”. “Se saremo tanto cinici da pensare che il declino di Berlusconi possa aprire la strada a un nuovo partitismo senza partiti e alla sottrazione ai cittadini del potere di decidere il governo, finiremo con l'allungare l'agonia del berlusconismo e l'autunno italiano”.
Veltroni, no a 'sante alleanze' contro Berlusconi
24 agosto 2010 • 00:00