Per il rilancio del marchio Valtur, i lavoratori dell'operatore di viaggi chiedono aiuto al ministero dello Sviluppo economico. "Il 19 luglio il marchio Valtur è stato acquistato per cinque milioni di euro dal gruppo pugliese Nicolaus, che fa riferimento alla famiglia Pagliara", spiega una nota sindacale: "Dopo che il tavolo organizzato dal Mise il 26 luglio è andato deserto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno inviato una richiesta di incontro direttamente alla società pugliese per attivare un confronto sul piano industriale".
''L'investimento di Nicolaus sul marchio e le prime dichiarazioni di Pagliara fanno intendere che c'è un'intenzione reale del gruppo a reindustrializzare il marchio Valtur", commenta Luca De Zolt (Filcams Cgil nazionale): "La stagione invernale è alle porte e l'estate 2019 sarà la cartina di tornasole dell'investimento: il confronto va iniziato quanto prima a livello aziendale e istituzionale. Non nascondiamo la speranza che Nicolaus possa rimettere in gioco i villaggi lasciati chiusi dalla disastrosa esperienza Bonomi, e che il piano industriale preveda una prospettiva occupazionale agli ex lavoratori Valtur: il marchio non ha valore senza l'esperienza e la professionalità di chi lo ha costruito''.
I lavoratori Valtur lanciano un appello al ministro Di Maio affinché si faccia carico della riattivazione di un tavolo in sede istituzionale. ''Proprio perché Valtur è una icona del turismo italiano, ma anche alla luce delle operazioni intercorse con la Cassa depositi e prestiti, ci chiediamo come sia stato possibile che lo Stato non sia riuscito a evitare il crack aziendale, lasciando così che un'azienda simbolo del made in Italy, capace di valorizzare nel mondo pezzi del nostro Paese, sia finita in un buco nero'', concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. I lavoratori chiedono un intervento del Mise ''pur nella consapevolezza - proseguono nell'appello - di non rappresentare, al pari di Ilva, un caso nazionale", ricordando "quanto sia angosciante ritrovarsi, dalla sera alla mattina, in mezzo a una strada, vittime di una proprietà miope e avventata".