(Adnkronos) - "La memoria del disastro che il 9 ottobre 1963 sconvolse l'area del Vajont suscita sempre una profonda emozione per l'immane tragedia che segnò le popolazioni con inconsolabili lutti e dure sofferenze. Il ricordo delle quasi duemila vittime e della devastazione di un territorio stravolto nel suo assetto naturale e sociale induce, a cinquant'anni di distanza, a ribadire che quell'evento non fu una tragica, inevitabile fatalità, ma drammatica conseguenza di precise colpe umane, che vanno denunciate e di cui non possono sottacersi le responsabilità". E' quanto si legge nel messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 50° anniversario del disastro del Vajont.
Vajont: Napolitano, non fu fatalità ma colpe umane
9 ottobre 2013 • 00:00