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L’Afl-Cio, la più importante confederazione sindacale degli Stati Uniti con 12 milioni e mezzo di iscritti, ha confermato i propri vertici per un altro mandato durante il congresso di Saint Louis che si è concluso oggi, 25 ottobre 2017. I delegati riuniti nella 28ma Convention hanno rieletto (nella sessione del 22 ottobre) Richard Trumka in qualità di presidente, Liz Shuler come segretario-tesoriere e Tefere Gebre come vicepresidente esecutivo.
Per l’ex minatore Trumka è il terzo mandato alla guida dell’organizzazione. E’ stato eletto la prima volta nel 2009. In precedenza era stato il più giovane leader di un sindacato, quello dei minatori (Umwa), che l’aveva scelto come presidente nel 1982. Dal 1995 i primi incarichi nell’Afl-Cio. Lo attendono altri quattro anni di presidenza che si annunciano difficili come non mai, nell’America di Trump.
“Le libertà dei lavoratori sono sotto attacco. E questi attacchi stanno causando problemi e dolori”, ha detto Trumka al congresso, denunciando “l’assalto totale” portato al mondo del lavoro “dalle corporazioni, dai Ceo e dai loro politici. Stanno portando via le nostre libertà in ogni Stato e a tutti i livelli. Questo non accade per caso. È un attacco ben finanziato e coordinato”.
Non a caso lo slogan scelto per il congresso è “unirsi, combattere insieme, vincere insieme”. Una chiamata alle armi per le organizzazioni dei lavoratori minacciate non solo dalle politiche economiche, ma anche da “riforme” legislative, al livello dei singoli Stati, che rendono più difficile la sindacalizzazione e il tesseramento.
“Costruiamo automobili, aeroplani e infrastrutture – ha detto Trumka nel suo discorso di accettazione del mandato –, solleviamo carichi, guidiamo gli autobus, spediamo merci, mettiamo in connessione le nostre città col mondo intero. Insegniamo, curiamo, confezioniamo, stampiamo e cuciniamo. Dalla costa est all’ovest, da nord a sud, dovunque. Noi rendiamo forte l’America. Non ci nascondiamo e non scappiamo. Siamo il movimento del lavoro americano e non saremo cancellati”.
Come vice di Trumka, l’Afl-Cio ha confermato Tefere Gebre, sindacalista di origini etiopiche che, nel 2013, è stato il primo immigrato e rifugiato politico eletto come dirigente nazionale della confederazione. Nato a Gondar, Gebre si rifugiò sin da adolescente negli Usa, a Los Angeles.
“Questi sono tempi difficili per il nostro paese, il nostro movimento e le nostre comunità - ha detto Gebre intervenendo al congresso –. Ma di fronte a queste sfide spero che vengano giorni più felici, un domani più forte e un'America con libertà e giustizia per tutti”.