L'Unione degli universitari è "indignata per le dichiarazioni fatte da Michel Martone, effettuate durante la sua prima uscita pubblica come viceministro del Lavoro". L'Udu apprende dalla stampa che "avrebbe definito 'sfigato' chi non si laurea prima dei 28 anni e che questo dovrebbe essere il nuovo messaggio culturale da mandare al Paese. Constatiamo di essere di fronte alla classica dichiarazione di una persona che non hanno un minimo attaccamento con la realtà di cui parlano, né tantomeno un briciolo di rispetto per gli studenti e le famiglie che ancora oggi, nonostante le mille difficoltà economiche e un'organizzazione della didattica spesso incoerente, cercano di proseguire nel percorso ad ostacoli della laurea: ostacoli di ordine economico e sociale".

Spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu: "Invitiamo il viceministro Martone ad informarsi sulla situazione del sistema università nel nostro Paese, prima rilasciare simili dichiarazioni. Se conoscesse la realtà studentesca, non si sognerebbe neanche di fare certe affermazioni". L'Italia "è l'unico Paese al mondo dove non ci sono i soldi necessari per coprire le borse di studio che dovrebbero essere lo strumento per tutelare il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione, con gli investimenti per il diritto allo studio piu' bassi d'Europa, con le terze tasse universitarie più alte in Europa e con il 40% degli studenti universitari che fanno almeno un lavoro per mantenersi gli studi".