"L’essere lontani non ci fa dimenticare la situazione in cui versano i nostri Atenei di provenienza. In questi giorni, in coincidenza con l’inizio delle discussioni alla Camera dei Deputati del Disegno di Legge Gelmini di riforma dell’Università, l’intero mondo accademico italiano ha deciso di alzare il tenore di una protesta iniziata già molti mesi fa". E' quanto si legge in un comunicato diffuso dagli studenti italiani del Erasmus, frequentanti 99 atenei in 60 città europee.

Gli studenti all'estero
partecipano così alla mobilitazione contro il ddl Gelmini, definendola una "protesta che, con la sua voce presente negli organi accademici e nelle mobilitazioni di piazza, è riuscita a mettere in luce, sempre nel rispetto dei fondamentali principi democratici, una condizione ormai insostenibile di un sistema universitario vicino al collasso. Il Ministro Gelmini ha deciso di ignorare queste voci. Ha deciso di ignorare il grido, sempre più forte, di chi in università ci vive e ci lavora".

"In un contesto simile – conclude la nota - essendone noi parte integrante, crediamo sia doveroso esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro che, in questi giorni e in tutte le città protagoniste della protesta, stanno promuovendo le più diverse attività a difesa dell’università pubblica".