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Sono state rese pubbliche oggi le date di svolgimento delle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso da parte del Miur. “Ancora una volta il ministero si dimostra estremamente puntuale nel rendere note con largo anticipo le date della lotteria dei test di ingresso del prossimo anno - commenta Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari - Anche questo settembre si ripeterà la triste storia di migliaia di studenti che vedranno infranta la speranza di accedere al corso di laurea scelto per il proprio futuro, per colpa di un test che anno dopo anno dimostra le sue falle, come dimostrato, da ultimo, dalla vittoria del ricorso Udu per la mancata sottoscrizione della scheda anagrafica”.
“Peccato, però, che la legislatura passata sarà ricordata come quella del mancato rispetto degli impegni presi - continua Marchetti - I vari ministri susseguitisi, infatti, si erano sempre detti disponibili a rivedere un modello di accesso che negli ultimi anni è stato sotto continuo attacco e contro cui abbiamo riportato importantissime vittorie che hanno minato le fondamenta stesse dell’accesso programmato".
"Abbiamo denunciato in questi anni il mercato parallelo che si andava strutturando al fianco dei Test - conclude Marchetti - dal mondo dei precorsi e degli eserciziari, a quello delle università straniere che rappresentano un corsia di salvataggio per i più facoltosi. Troppo spesso siamo rimasti inascoltati da una politica sorda sul tema. Oggi torniamo a ripeterlo: la priorità della prossima legislatura deve essere l’abrogazione della legge 264/1999 e il superamento graduale del numero chiuso, a cominciare da un modello che elimini la programmazione e semmai verifichi le capacità e le competenze del singolo, svincolato quindi da una malata logica concorrenziale. Infine, chiediamo immediatamente che sia eliminata ogni forma di selezione per quelle facoltà in cui annualmente il numero dei candidati è inferiore a quello dei posti disponibili: si tratta di un’inutile spreco di soldi, oltre che di una dannosa barriera all’accesso per la carriera di molti studenti.”