Si battono per "un'istruzione migliore". Per questo oggi decine di migliaia di studenti tedeschi manifestano in numerose città sedi universitarie e occupano da diversi giorni a Berlino, Amburgo, Monaco, Duisburg, Heidelberg e Magonza.

Lo slogan della protesta
- "l'istruzione non in svendita" - riassume le linee guida delle richieste degli studenti: migliori condizioni di studio, maggiore cogestione, abolizione delle tasse universitarie. Oltre alla giornata di oggi, stata pianificata un'altra settimana di protesta dal 30 novembre al 6 dicembre.

Intanto anche in Italia monta la protesta studentesca in occasione della Giornata internazionale del diritto allo studio. Alcune migliaia di studenti delle scuole superiori, ai quali si sono uniti anche gli universitari, stanno sfilando per le vie del centro di Torino. Tra i momenti che hanno caratterizzato finora il corteo un lancio di uova e carta igienica contro la sede regionale del Miur e una finta rapina in banca inscenata da due manifestanti con in spalla dei caschi neri pieni di banconote finte raffiguranti il ministro Gelmini.

A Roma è appena partito
il corteo studentesco promosso da Uds e Link-Coordinamento nazionale universitario. In testa, gli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Roma che sfilano sventolando decine di banane: "Chiediamo l'annessione all'Africa perché un paese come il nostro che taglia i fondi alla scuola, all'università e alla ricerca non può dirsi un paese sviluppato".