“Il presidente della Corte Costituzionale un mese fa ha ricordato pubblicamente una sentenza della stessa Corte che ha stabilito che le unioni di fatto hanno un diritto fondamentale che deve essere riconosciuto, questa dunque non è una pretesa partigiana”. Lo ha detto oggi il coordinatore scientifico del festival del Diritto, Stefano Rodotà, a margine della presentazione dell'evento
“Io mi auguro – ha aggiunto Rodotà - che questo Parlamento si renda conto che è inadempiente, non tanto nei confronti della Corte Costituzionale ma delle persone dello stesso sesso o di sesso diverso che si trovano nella condizione di unione di fatto e provveda a cambiare le cose”.
“Bisogna ripensare la politica costituzionale - ha concluso Rodotà - che non è solo diminuire il numero dei parlamentari o differenziare tra Camera e Senato, lì siamo nel campo di quella che io chiamo la buona manutenzione della Costituzione, parlo di politica costituzionale vera e propria e cioè di recuperare una serie di principi e di diritti”.
Unioni civili: Rodotà, il Parlamento è inadempiente
14 maggio 2013 • 00:00