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"Dobbiamo registrare, con grande disappunto, come si stia perdendo l’occasione di adeguarsi agli standards europei in materia di diritti civili, sacrificati ancora una volta sull’altare di logiche di parte e giochi di palazzo che poco davvero hanno a che fare con l’interesse dei cittadini". Lo scrive in una nota la Filcams Cgil, secondo cui "l’epilogo del ddl Cirinnà, ampliamento riveduto al ribasso, senza step child adoption e obbligo di fedeltà, delude la legittima aspettativa di tanti italiani, che attendevano una risposta alla loro sacrosanta esigenza di vedere riconosciute anche per via legislativa le proprie scelte affettive e di vita".
Il problema, però, prosegue la Filcams, non è solo in capo alle famiglie arcobaleno o alla comunità lgbt: "L’iter della legge Cirinnà evidenzia una preoccupante tendenza della nostra politica a rendere i diritti umani materia di scambio e mediazione in nome di interessi che con lo sviluppo sociale del paese poco hanno a che fare. L’opportunità di fare un passo avanti, nel pieno riconoscimento dei diritti civili: un’occasione, persa - conclude la Filcams - L’epilogo del ddl Cirinnà sulle Unioni civili, senza step child adoption e obbligo fedeltà, è una sconfitta per tutta la società".