Al momento non c’è nessun accordo per rivedere il contratto integrativo aziendale per Unicoop Tirreno. È stato quindi confermato lo sciopero per il 26 settembre.

Dopo la nota diffusa dall'azienda, in cui si parlava di “cessione” e non chiusura di alcuni punti vendita nel Lazio Sud e di un “nuovo contratto integrativo condiviso con le organizzazioni sindacali”, la risposta della Filcams Cgil è arrivata a stretto giro. “Se Unicoop vuole aprire una trattativa rinunciando a disdire unilateralmente il contratto integrativo, ce lo comunichi in modo formale”, ha detto il segretario della Filcams Grosseto, Massimiliano Stacchini.

Nell’incontro dello scorso 5 settembre, infatti, l'azienda non aveva lasciato spazio a fraintendimenti, annunciando la volontà di disdire in modo unilaterale il contratto integrativo aziendale vigente dal 2006. “Cosa che abbiamo ritenuto inaccettabile, e che ha avuto come conseguenza la proclamazione dello sciopero per mercoledì 26 settembre”, afferma ancora Stacchini.

Ad oggi, in effetti, non c’è alcuna intesa per rivisitare i contenuti di quell’accordo integrativo attraverso una contrattazione. “Se l’azienda avesse davvero cambiato approccio saremmo i primi ad esserne soddisfatti, anche perché da parte nostra siamo stati sempre disponibili al confronto di merito per attualizzare l’integrativo, continua il sindacato.

Già in passato erano state trovate trovato soluzioni condivise per risolvere questa crisi, con un verbale firmato nel 2017 che l’azienda ha applicato però parzialmente, disattendendo gl’impegni prefissati. “Dopodiché - conclude Stacchini - il 5 settembre, ci siamo sentiti dire che l’integrativo aziendale sarebbe stato disdetto unilateralmente, tornando all’ipotesi che avevamo scongiurato lo scorso anno. Se ci sono novità da parte dell’azienda attendiamo che siano comunicate in modo formale in un incontro che va convocato ufficialmente”.