(Adnkronos) - 'Nel giorno in cui si celebra la Giornata Internazionale sui diritti dell'Infanzia, il nostro Paese è sconvolto da un'ennesima catastrofe climatica che ha colpito questa volta la Sardegna e che ha portato con sé disperazione, un numero incredibile di sfollati e purtroppo anche la morte di bambini'. E' quanto afferma Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia, che spiega: 'Il pensiero allora non può che andare a ciò che è accaduto nelle Filippine, devastate dal tifone Haiyan e al tornado che ha terrorizzato nuovamente gli Stati Uniti. Sono calamità tutte figlie dello stesso problema: i cambiamenti climatici'.
'Da anni -prosegue Iacomini- l'Unicef denuncia i rischi legati al 'Climate Change' e chiede ai governi, come accaduto nei vertici di Copenaghen e poi di Durban, di mettere in atto tutte le misure necessarie per proteggere l'infanzia da questi fenomeni. Ci sono nel mondo 600 milioni di bambini, una cifra enorme, che vivono nei 10 paesi più a rischio di eventi legati al cambiamento di clima. Dei 66 milioni di bimbi colpiti da disastri naturali alla fine degli anni 90, si è arrivati ai 175 milioni degli ultimi 10 anni'.
'Numeri -rimarca- dietro ai quali si nascondono tragedie di vita spesso evitabili e che danno la misura di un fenomeno che porterà, statistiche alla mano, entro il 2050 a 150/200 milioni di migranti forzati nel mondo. Non bisogna inoltre sottovalutare alla luce di ciò che entro il 2015 il numero delle persone, bambini compresi, colpite da disastri naturali ogni anno salirà del 50%, da 250 milioni a 375 milioni. Cifre -conclude il portavoce dell'Unicef Italia- che non possiamo continuare a guardare come se fossimo al cinema, se non quando paghiamo il biglietto costoso della morte di persone innocenti'.
Unicef: milioni di bambini in zone a rischio disastri
20 novembre 2013 • 00:00