Dopo una trattativa complicata, è stato siglato e poi approvato all’unanimità dai lavoratori l’accordo integrativo per i dipendenti di Uni (ente italiano di unificazione), che svolgono attività di normazione tecnica. Si tratta di un testo davvero avanzato, che ci auguriamo possa diventare punto di riferimento della contrattazione, anche in altre aziende. Oltre a un consistente premio di risultato, infatti, l’accordo interviene sul piano dei diritti, a partire dall’applicazione dell’articolo 18 a tutti i lavoratori, compresi i nuovi assunti.
Rispetto al ccnl, l’intesa prevede significativi passi avanti pure sul tema della salute: dalla malattia breve, pagata pienamente, alla tutela contro i licenziamenti per le patologie gravi, anche qualora il lavoratore dovesse superare il periodo di comporto. Passaggi sul rapporto tempo di lavoro-tempo di vita contengono clausole avanzate: dalla possibilità di usufruire del part time al 6% alla maternità e parternità facoltativa, retribuita al 45%, fino al diritto alla disconnessione.
Per Marco Mandrini, segretario Fiom Milano: “Non è stata una trattativa facile, ma il risultato raggiunto è straordinario: qui la modernità si traduce in diritti e in investimento su lavoratrici e lavoratori. Questo accordo è importante, anche perché è stato ottenuto in un settore strategico per Milano, quello impiegatizio”.