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La Carta dei diritti universali del lavoro sbarca a Ginevra. Verrà presentata oggi (11 novembre) alle 14.30 nella sede dell’Oil, l’Organizzazione internazionale del Lavoro, da Susanna Camusso. All’iniziativa parteciperà anche Guy Ryder, direttore generale dell’organizzazione e appena riconfermato nel suo ruolo per un altro mandato.
L’iniziativa rappresenta il seguito naturale di precedenti appuntamenti nei quali il Nuovo Statuto elaborato dalla Cgil è stato “consegnato” il 4 maggio al Parlamento europeo e, dopo essere stato tradotto, inviato ai sindacati aderenti a Ces e Csi, le confederazioni dei sindacati europei e mondiali. “Vogliamo rendere disponibile su scala internazionale – spiega Fausto Durante, responsabile delle politiche europee e internazionali della Cgil – questo passaggio importate dell’elaborazione politica e culturale della Cgil. Abbiamo già tanti riscontri positivi: troviamo grande interesse e attenzione da parte di tutti”.
Al di là delle differenze e specificità, infatti, a livello europeo e dei grandi paesi industrializzati del mondo, aggiunge il sindacalista, “i temi dell’estensione dei diritti, della necessità di nuove tutele per gli outsiders e della riunificazione delle condizioni del lavoro sono condivisi da tutti”.
Ma la scelta di presentare la Carta all’Oil ha anche un’altra ragione. L’organizzazione, promossa dalle Nazioni Unite, è, infatti, la più antica nata per difendere la dignità del lavoro e valorizzare il contributo che i lavoratori danno alla crescita mondiale. Soprattutto, argomenta il dirigente Cgil, è la sede del confronto tripartito tra governi e istituzioni, datori di lavoro e sindacati: “Il nostro scopo è dunque quello di rilanciare un’idea di relazione positiva tra le parti e il concetto che il dialogo sociale debba essere elemento cardine per rilanciare la competitività e le capacità produttive dei sistemi economici a tutti i livelli”.
Quel dialogo come leva per il cambiamento e il progresso sociale, che purtroppo, sottolinea Durante, “sta conoscendo una brusca frenata proprio laddove è nato e si è sviluppato, cioè nel cuore dell’Europa, a partire proprio dall’Italia”.
Nel 2019, infine, cadrà il centenario dell’Oil. La Carta della Cgil rappresenterà dunque il contributo della confederazione a un lungo percorso di riflessione politico-sindacale dal titolo significativo di “The Future of the Work” che culminerà in un grande evento che si svolgerà nello stesso anno. “La nostra ambizione – conclude Durante – è di dare il nostro apporto alla definizione di un nuovo profilo e identità del lavoro di domani”.
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