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Siamo molto soddisfatti dell’intesa raggiunta, siamo di fronte ad un importante cambio di paradigma nel settore delle bonifiche e con questo accordo mettiamo le basi per affrontare al meglio le sfide del futuro, tenendo al centro della cura del territorio italiano la professionalità e il ruolo dei lavoratori del settore.
È stata una trattativa lunga e difficile che si è svolta al meglio soprattutto grazie al ruolo attivo delle lavoratrici e dei lavoratori che ci hanno sostenuto passo passo con la loro partecipazione, con questo contratto speriamo di dare loro le risposte che meritano per la responsabilità e la cura con cui si occupano di questo paese e lo verificheremo con i passaggi democratici nelle assemblee che svolgeremo in tutti i consorzi nel prossimo mese.
Siamo orgogliosi di aver portato alcune novità importanti, spingendo questo contratto in una sfera nuova e diversa dal passato. Il settore delle bonifiche vive di complessità e di diversità territoriali e il nostro obiettivo prioritario è stato quello di individuare risposte per rendere il sistema delle tutele e delle prospettive meno disuguale e più inclusivo. Inoltre, siamo riusciti a rinnovare il contratto dopo solo un anno dalla sua scadenza e senza scioperi o altre iniziative, indice di una nuova sensibilità e dell’importanza delle relazioni sindacali, ma soprattutto siamo soddisfatti di aver garantito alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto l’aumento medio a 104 euro mensili.
Sottolineiamo l’importanza dell’istituzione del gruppo di lavoro che nei prossimi anni avrà il compito di individuare le nuove professionalità che intervengono e interverranno nel settore della bonifica, che ricordiamo si occupa di mettere in sicurezza il nostro Paese dal rischio idrogeologico e garantisce la sostanza vitale per il sostegno dell’agricoltura italiana: l’acqua. Non da meno avrà un ruolo centrale il lavoro che stiamo avviando per definire i diritti sindacali da esigere negli ambiti delle fusioni tra vari consorzi: il nostro obbiettivo è includere e favorire la partecipazione di tutti i lavoratori che ruotano intorno al sistema.
Le altre novità riguardano alcuni interventi organizzativi ed economici sulla reperibilità che garantirà un aumento remunerativo della prestazione e una migliore conciliazione tra i tempi di vita e lavoro, un approccio migliorativo in questo senso che, sempre in ottica inclusiva, aiuterà anche gli Otd (operai agricoli a tempo determinato, ndr), che attualmente sono i soggetti più deboli di tutto il comparto. Di vitale importanza per l’ammodernamento del contratto sono anche la sottoscrizione dell’accordo contro le violenze di genere.
Siamo di fronte a una nuova fase di vita dei consorzi. I compiti, le responsabilità e il ruolo strategico di questo comparto saranno sempre maggiori per la salute del nostro Paese. Per questo vigileremo sulla corretta applicazione delle nuove norme e già da domani metteremo le basi per il prossimo rinnovo, affinché questo nuovo approccio sia garanzia di tenuta del sistema e di miglioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Tina Balì, segretaria nazionale Flai Cgil