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“È un giorno importante. Per la prima volta nella storia della Repubblica una legge di iniziativa popolare, seppure ampliata da altre di iniziativa parlamentare, arriva in porto e viene approvata dal Parlamento. Dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato”. Luciano Silvestri, responsabile Legalità della Cgil nazionale, commenta così su Rassegna Sindacale l'approvazione del codice Antimafia. “Avremo modo di riflettere con attenzione – aggiunge – su questa vicenda lunga quattro anni, anzi cinque se consideriamo il tempo che abbiamo dedicato a raccogliere le firme necessarie per presentare la proposta di iniziativa popolare Io Riattivo il Lavoro”.
Il via libera definitivo è arrivato ieri sera (27 settembre) a Montecitorio, con 259 voti a favore, 107 contrari e 28 astenuti. Hanno detto no i deputati di Forza Italia, M5S e Fratelli d'Italia. Ad astenersi sono stati quelli della Lega e di Direzione Italia.
La novità più rilevante riguarda il sequestro dei beni. Si allarga infatti il perimetro dei possibili destinatari cui possono essere applicate le misure di prevenzione personali e di natura patrimoniale: da un lato, a chi è indiziato di terrorismo o di assistenza agli associati a delinquere e, dall'altro, a chi è indiziato di associazione a delinquere finalizzata ad alcuni gravi delitti contro la pubblica amministrazione, tra cui peculato, corruzione propria e impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità.
“Colgo l'occasione – conclude Silvestri – per ringraziare tutte le compagne e i compagni che hanno seguito e compiuto questo tratto di strada lungo e impegnativo. Questa vicenda segnala quanto la Cgil sia stata lungimirante, sia per quanto riguarda i contenuti, sia per avere saputo aggregare fin dall'inizio un vasto schieramento di forze che è stato il nostro valore aggiunto”.