Uscire dall’emergenza della crisi attraverso un “Progetto Orvieto” che veda convergere tutti gli attori del territorio, mettendo al centro la valorizzazione del capitale umano, delle conoscenze e delle competenze. La Cgil di Orvieto inaugura - alla presenza del sindaco Giuseppe Germani, e dei segretari della Cgil provinciale di Terni, Attilio Romanelli, e regionale, Vincenzo Sgalla - la sua nuova sede (in piazza del Commercio 21/23) e lancia contestualmente una proposta di lavoro di rete alle istituzioni locali, Comune in testa. “Serve un progetto complessivo per generare lavoro e produrre idee, innovazione e impresa – spiega la responsabile della Cgil territoriale Annarita Manuali - indirizzando le poche risorse disponibili verso idee e progetti in grado di farci uscire da questa fase con più lavoro qualificato e più benessere”.
È una storia lunga 71 anni quella della Camera del Lavoro di Orvieto che, con l’apertura della nuova sede, adatta a rispondere alla crescente domanda di rappresentanza e di servizi che viene dal mondo del lavoro e dai pensionati, scrive una nuova importante pagina. “La Camera del Lavoro di Orvieto ha sempre rappresentato un punto di riferimento per moltissimi lavoratori e pensionati, un luogo di ascolto e di risposta, che con i propri servizi cerca di tutelare le decine di persone che ogni giorno si rivolgono alla Cgil – ha detto Manuali -. Ed è sempre stato anche un luogo di elaborazione politico sindacale per tutto il territorio, un interlocutore presente e attento sia nei confronti delle Istituzioni locali sia delle controparti datoriali”.
Insomma, la Cgil vuole continuare a svolgere, anche nell’Orvietano, quel ruolo di punto di riferimento generale per i cittadini, che le è ormai riconosciuto da tempo. “E questo nonostante il governo negli ultimi anni abbia dimezzato le risorse che erano destinate ai Caf per quanto riguarda la tutela fiscale, e diminuito sempre di più le risorse al Fondo Patronato, mettendo a rischio – ha concluso Manuali - un servizio essenziale per la popolazione”.