Nell'ultima riunione del Consiglio dei Ministri si è deciso di sciogliere per infiltrazione mafiosa l'undicesimo comune dall'inizio dell'anno, quello di Castelvetrano. Un segnale preoccupante, per la Cgil, il sintomo di “una vera e propria emergenza”, come dichiara il segretario confederale Giuseppe Massafra ai microfoni di Radioarticolo1. “Undici comuni sciolti per mafia  dall'inizio dell'anno - spiega il sindacalista al programma Italia parla - non sono una circostanza casuale, sono purtroppo una tendenza preoccupante, perché significa che il livello dell'amministrazione periferica è seriamente compromesso dall’infiltrazione della criminalità organizzata”.

 

“Siamo in una condizione di vera e propria emergenza - prosegue Massafra - e abbiamo la necessità che il Paese dia una risposta forte ed efficace, da un lato con la capacità delle forze dell'ordine di monitorare e reprimere fenomeni di questo genere, dall’altro col coinvolgimento della società civile insieme alle istituzioni. La società civile deve reagire, deve costruire quelli che continuiamo a definire gli anticorpi necessari a frenare il fenomeno mafioso”.

Uno strumento fondamentale è il Codice Antimafia, che però non è ancora stato approvato dal Parlamento e rischia, con lo spettro dello scioglimento anticipato delle Camere, di non esserlo mai, almeno in questa legislatura. Sarebbe un danno gravissimo, secondo Massafra, che infatti sottolinea: “Lo stiamo denunciando ormai da molto tempo: il Codice Antimafia rappresenta un pilastro, una risposta forte proprio per individuare strumenti che siano realmente di contrasto alle forme di criminalità organizzata. Abbiamo questa riforma ferma in Parlamento da più di un anno e mezzo, approvata alla Camera ma bloccata al Senato. Abbiamo organizzato numerosi appuntamenti e presidi anche davanti a Palazzo Madama insieme ad altre realtà associative che condividono la nostra battaglia”.

“Ora - spiega il dirigente sindacale - siamo in un momento delicatissimo, perché si parla di elezioni anticipate. Pare che la prossima settimana il Codice Antimafia verrà portato in aula al Senato, si spera, per la sua approvazione. Il Parlamento deve dare un segnale efficace, evidente. Per noi - conclude Massafra - questo è fondamentale”.