"Il Governo ha da poco pubblicato la legge di bilancio 2019. Purtroppo, come avevamo già preventivato all’uscita del Def, non registriamo quel tanto promesso cambiamento rispetto alle politiche degli scorsi anni in materia di istruzione, università e ricerca". Questo il giudizio dell'Udu. Per il coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi, Federico Allegretti, "anche quest'anno assistiamo ad un grave sottofinanziamento dei capitoli voci scuola ed istruzione. Dalle dichiarazioni del ministro Fioramonti ciò che traspariva era l'intenzione di cambiare rotta, dobbiamo purtroppo testimoniare che così non è".

Poco più di cento milioni di euro per il finanziamento delle misure per il diritto allo studio "sono una cifra ridicola, soprattutto se accostata alla voce di bilancio che riconferma più di 500 milioni di euro in contributi alle scuole non statali. Pochi soldi su innovazione della didattica e meno di un miliardo complessivamente per il contrasto al fenomeno del cambiamento climatico e alla sensibilizzazione in materia. Mancano i fondi per un risanamento reale delle emergenze dell’edilizia, per iniziare un percorso verso la gratuità dei trasporti per studenti, per abbattere i costi inverosimili della scuola per studenti e famiglie. Non ci siamo”, continua la nota. 

“Il nostro Paese deve cancellare definitivamente la vergogna tutta italiana degli idonei non beneficiari di borsa di studio - spiega Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari -. È inaccettabile lo stanziamento di appena 16 milioni di euro sul Fondo Integrativo Statale per le borse di studio, quando gli idonei nel nostro paese sono in aumento: secondo i nostri calcoli servono almeno 120 milioni di euro. Inoltre, quella prevista dal governo è una misura addirittura inferiore a quanto fatto negli scorsi anni dai governi precedenti Conte I e Gentiloni".

"Inoltre non vediamo nemmeno un euro in più stanziato per il Fondo di Finanziamento Ordinario per gli atenei. È necessario invece investire maggiormente sull’edilizia universitaria e in particolare su residenze e studentati, non più sufficienti per accogliere tutti gli idonei all’alloggio, che quest’anno si stanno ritrovando senza una casa nella propria città universitaria dove studiare. Non solo, chiediamo un innalzamento della NoTax Area, unitamente a misure di inclusione per i più svantaggiati, dagli studenti disabili ai rifugiati”, insiste Gulluni.

“Non è sufficiente smettere di tagliare le risorse alla scuola e all’università per migliorare il nostro sistema di istruzione. Le nostre scuole e le nostre università sono al collasso: serve un immediato e corposo finanziamento. Dei tre miliardi del Ministro Fioramonti non vediamo alcuna traccia in questa legge di bilancio, le parole non bastano, bisogna passare ai fatti e investire sul futuro del nostro paese, a partire dai luoghi di istruzione, formazione e conoscenza. Se così non sarà, siamo pronti a scendere in piazza. Noi ci siamo”, conclude la nota di Allegretti e Gulluni.