PHOTO
“Tutti i bambini sono uguali!”: è questo lo slogan scelto per lanciare la manifestazione che si terrà a Lodi sabato 29 settembre, organizzata dal Coordinamento uguali doveri Lodi, tra i cui promotori c'è anche la Camera del lavoro di Lodi. La protesta scaturisce da una modifica del regolamento per l’accesso ai servizi scolastici e sociali, approvata dal Consiglio comunale di Lodi il 4 ottobre 2017, per la quale i cittadini non comunitari che vogliano beneficiare delle riduzioni hanno l’obbligo di recarsi in tempi strettissimi presso i Paesi di origine, per richiedere la documentazione tradotta e autenticata da allegare al cosiddetto modello Isee, che attesti l’assenza di beni immobili (case), redditi o beni mobili registrati in tutto il territorio della nazione di provenienza.
“L’ottenimento di tutti questi documenti e, soprattutto, la corretta corrispondenza dei requisiti pretesi sono, tranne in casi eccezionali, impossibili – spiegano i promotori della manifestazione –. Sussistono, poi, casi per i quali il costo della certificazione è superiore al beneficio derivante dall’eventuale sconto sui medesimi servizi scolastici. Infatti su 259 domande ricevute dagli uffici comunali (per mensa + asili nido + scuolabus + pre-post scuola) ne sono state accettate finora solo 5, mentre quelle rifiutate ne risultano 254 causa difformità ovvero per mancanza dei documenti suddetti. Tutto ciò, senza contare le tante domande non presentate”.
Stante tale condizione, queste persone, qualora volessero far usufruire ai loro bambini del servizio mensa e/o di altri servizi scolastici, sono obbligate a pagarli con le tariffe massime, che nella maggioranza dei casi non possono permettersi. “Per contrastare questa discriminazione e per far cambiare idea all’amministrazione comunale numerosi cittadini sia italiani che stranieri hanno deciso di unirsi, costituendo il Coordinamento uguali doveri”, si legge ancora nel volantino che lancia la manifestazione di sabato.
Si tratta di rappresentanti di partiti politici, liste civiche, gruppi consiliari, associazioni di genitori, associazioni di volontariato, attivisti e sindacati che stanno offrendo il loro supporto per sostenere queste famiglie e cercare con tutte le forze democratiche e istituzionali di risolvere la vertenza sotto la bandiera della solidarietà. In particolare, la Cgil di Lodi con tutte le sue categorie è impegnata in prima linea insieme all'associazione Lodimondo e all'associazione Di Vittorio, per “tradurre in azione quelli che sono i princìpi e valori fondanti della nostra organizzazione – si legge in una lettera inviata dalla Camera del lavoro a tutti gli iscritti –, valori rielaborati, riscritti e rilanciati, in risposta all'attuale deriva della politica verso il populismo e il cosiddetto sovranismo”.
L'appuntamento è dunque per sabato 29 settembre alle ore 15 davanti alla prefettura di Lodi: da qui alle 16 partirà un corteo diretto a piazza Castello, dove la manifestazione si concluderà intorno alle 19.