L’ipotesi di una soppressione del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del consiglio non piace alla Filcams, il sindacato del commercio e del terziario della Cgil, che chiede al governo di definire un Piano nazionale per il turismo per rilanciare l’economia del paese. “L’esecutivo Monti – commentano in casa Filcams – intenderebbe, nell’ambito delle misure di spending review, trasformare il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo in un ufficio nel ministero per gli Affari regionali. Una misura che non può che suscitare forti perplessità, perché se è indubbia, in un momento di grave crisi economica, la necessità che il governo intervenga nel razionalizzare le spese dello Stato, è anche vero che non può esserci ripresa economica se si applica solo una politica di tagli e di accorpamenti”.

“È necessario invece – prosegue il sindacato di categoria – intervenire con misure dirette, che siano in grado di stimolare la crescita e rilanciare quei settori trainanti del sistema economico-produttivo del paese, come quello del turismo”. Il settore, malgrado negli ultimi anni abbia scontato la totale assenza di una strategia nazionale di sviluppo, crescita e sostegno, costituisce un ambito fondamentale dell’economia italiana, con il suo 12 % di Pil annuo, mentre il ministro Gnudi ha affermato che nei prossimi 10 anni potrebbe dare un contributo al Pil fino al 18 %, con la possibilità di creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro.

Per tutti questi motivi, la Filcams ritiene che l’accorpamento del Dipartimento del turismo nel Dipartimento Affari regionali, possa costituire un ulteriore segnale di disinteresse da parte dello Stato verso un settore che invece andrebbe sostenuto e rilanciato, “perciò chiediamo al governo di individuare al più presto misure e investimenti adeguati per rilanciare la crescita, rafforzando maggiormente l’attuale ministero”.