Mentre si sta svolgendo a Bruxelles (14-18 luglio), con la consueta “riservatezza” - cioè segretezza per l'opinione pubblica, continua consultazione delle lobby degli industriali e delle multinazionali – la sesta tornata del negoziato tra Commissione Europea e Amministrazione Usa sul Parternariato Transatlantico su Commercio e Investimenti (Ttip, nell'acronimo inglese), la Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) e la confederazione sindacale statunitense Afl-Cio hanno diffuso una loro dichiarazione comune (QUI L'ALLEGATO), in cui pongono precise condizioni sull'andamento del negoziato.
“Se i negoziatori non perseguono questi obiettivi, i negoziati dovrebbero essere sospesi”, dice, tra le premesse, il documento congiunto “Il Ttip deve funzionare per le persone, altrimenti non funzionerà affatto”, riferendosi alle condizioni poste dai sindacati delle due sponde dell'Atlantico.
In sintesi, secondo il movimento sindacale europeo e americano, il Ttip dovrebbe: garantire un pieno processo democratico, inclusivo dei parlamenti e delle parti sociali, nel negoziato, nell'implementazione e nel monitoraggio di un eventuale trattato; garantire che il capitolo sullo “sviluppo sostenibile” (norme ambientali, sociali e del lavoro) abbia la stessa forza ed esigibilità di ogni altra parte del trattato; proteggere lo spazio di legiferazione degli stati, l'interesse pubblico il “principio di precauzione”; proteggere la privacy delle comunicazioni e informazioni personali.
Al contrario, il Ttip non dovrebbe: contenere un meccanismo di risoluzione delle dispute investitore-stato; ostacolare le regole di controllo sui servizi finanziari; mettere in pericolo i servizi pubblici essenziali – che vanno esclusi dal trattato; pregiudicare l'accesso ai farmaci e alle cure sanitarie; pregiudicare il principio di applicazione delle norme del paese ospitante per i lavoratori distaccati; contenere norme sull'immigrazione, che devono essere definite fuori dagli accordi commerciali e nell'ambito di un approccio basato sui diritti. Ces e Afl-Cio confermano che, se queste condizioni non saranno rispettate, l'opposizione al negoziato non potrà che farsi via via più forte e numerosa.
Ttip: Ces e Afl Cio, sospendere i negoziati
17 luglio 2014 • 00:00