"Un’altra testa giornalistica importante per la nostra Regione rischia di subire un colpo durissimo dal punto di vista occupazionale. Non possiamo permettere che anche Trg (Tele radio Gubbio) venga fortemente ridimensionata com'è nelle intenzioni della proprietà. L’imprenditoria umbra, che nel corso degli anni si è 'avventurata' nel campo dell’editoria, si è dimostrata non all’altezza della sfida posta da un sistema dell’informazione in continuo e rapido mutamento, ma questo non può ricadere ancora una volta sulle spalle dei lavoratori". Perciò, Asu e Slc Cgil dell’Umbria, che si sono riunite oggi, 16 febbraio, presso la Camera del lavoro di Perugia, tornano a chiedere che al tavolo già fissato per il 23 febbraio, presso la Regione, s'individui una soluzione alternativa ai licenziamenti.
"L’incontro tra Asu e Slc è stato anche occasione per approfondire le problematiche complessive del sistema regionale dell’editoria e dell’informazione, a partire dalle numerose vertenze aperte sia in provincia di Perugia che in quella di Terni. Vertenze che restituiscono un quadro di assoluta emergenza e rendono quantomai urgente un intervento pubblico a sostegno dell’occupazione, e quindi della qualità dell’informazione e del pluralismo. Proprio per questo, le due sigle sollecitano l’approvazione in tempi rapidi della legge regionale sull’editoria, strumento in grado di restituire un po’ di prospettiva a un settore che, al momento, sembra non averne", affermano la presidente Asu, Marta Cicci, e il segretario generale Slc Umbria, Alessandro Piergentili.