Se la giunta provinciale di Trento vuole avviare la riforma istituzionale, "il ridisegno dei rapporti tra amministrazioni provinciali e territoriali deve puntare a qualificare i servizi ed il lavoro pubblici e garantire efficienza e semplificazione nelle procedure amministrative. Questi sono obiettivi imprescindibili". Così, in una nota, i segretari generali di Cgil Cisl Uil, Paolo Burli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti. 

Al di là dei giudizi sull'avvio delle Comunità di Valle, per Cgil Cisl Uil, infatti, il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: "In un territorio geograficamente complesso ma demograficamente ridotto, in un contesto contrassegnato dalla progressiva riduzione del budget provinciale e in un'epoca contrassegnata da incessanti innovazioni tecnologiche, gli enti locali debbono eliminare le esternalità negative ed i costi improduttivi causati da un eccesso di frammentazione 'campanilistica' per puntare tutto sull'efficienza dei servizi e sulla semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e amministrazione pubblica".

"I temi recentemente sollevati dall'assessore Daldoss – proseguono i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino – sono tutti importanti. Definire i costi standard dei servizi, fissare le competenze delle nuove comunità, razionalizzare la spesa per investimenti degli enti locali, penalizzare i comuni che non si aggregano, sostenere l'innovazione tecnologica della Pa, rendere flessibili le gestioni associate sono tutte priorità condivisibili. Di tutto questo però si deve discutere in maniera trasparente, coinvolgendo anche le lavoratrici ed i lavoratori degli enti locali che non possono vedersi calare dall'alto l'ennesima riforma, senza poter offrire il proprio contributo di idee. Per questo chiediamo alla giunta provinciale di definire al più presto un percorso chiaro di condivisione anche con le parti sociali".