"Nell’ultimo periodo si è registrato su tutto il territorio provinciale una crescita di aggressioni, sia verbali che fisiche, ai danni del personale viaggiante di Trentino trasporti. Fenomeni rilevati sia a bordo di bus cittadini ed extraurbani, sia sulle tratte della ferrovia Trento Malè e della Valsugana. Alla luce di tutto ciò non possiamo che dissentire da quanto affermato nei giorni scorsi dal Dirigente del Servizio Trasporti della PAT e dal suo Assessore quando sostiene che la percentuale degli episodi di violenza è statisticamente insignificante La sicurezza del personale di Trentino trasporti". Lo afferma la Filt Cgil del Trentino, in una nota.
Per il sindacato, infatti, "non può e non deve essere misurata con la “media del pollo” e delle statistiche. Non ci piace questo messaggio che sembra sottovalutare il problema. La sicurezza a bordo dei mezzi pubblici riguarda sia gli autisti che gli utenti, ed è un problema che va risolto con risorse e strumenti politici . Il comune di Trento e la Giunta Provinciale non possono concedersi il lusso, e l’errore, di delegare il problema della sicurezza – che non è né di destra, né di sinistra, alle sole forze di opposizione".
"La politica - dunque - smetta di parlare alla pancia delle persone per raccattare qualche voto in più alle prossime comunali, senza proporre uno straccio di soluzione se non quella di militarizzare i mezzi pubblici. Le situazioni di violenza vanno prevenute con controlli sistematici ricorrendo a personale di trentino trasporti (anche inidonei alla guida) e, a supporto, in alcuni periodi di intensificazione dei controlli, lavoratori in cassa integrazione e mobilità utilizzando la normativa nazionale sui Lavori Socialmente Utili".
"Sarebbe utile introdurre, anche a titolo sperimentale, la videosorveglianza a bordo, con l’installazione di telecamere su alcune linee e fermate particolarmente a rischio. Le immagini riprese potrebbero essere conservate per una durata ipotizzata di 24 ore. Se nello stesso arco temporale, non giungono denunce di reati, verrebbero automaticamente distrutte. La finalità del progetto è ispirata ad una maggior sicurezza a bordo, attraverso la prevenzione di atti violenti e vandalici in ambiti sensibili come la rete del trasporto pubblico. Sono da mettere in cantiere, sempre nell’ambito della prevenzione, iniziative rivolte alle scuole per spiegare l’importanza del trasporto pubblico e la necessità di tenere comportamenti corretti".
Il sindacato quindi conclude: "Nell’immediato, anche per prevenire rischi inutili al personale, si potrebbe dotare chi ne fa richiesta, di strumenti di autodifesa come le bombolette spray da autodifesa; anche per dare un segnale al personale che qualcosa, in ambito sicurezza, si sta muovendo. Senza una collaborazione reale tra Azienda, Autorità di controllo e politica per opere di prevenzione a tutto campo, che includano anche una “campagna di tolleranza zero” nei confronti dei protagonisti di atti di violenza, il problema sicurezza rischia di sfuggire di mano e di rimanere senza soluzione".
Trentino: Filt, risolvere problema sicurezza autisti trasporto pubblico
24 febbraio 2015 • 00:00