È amareggiato Stefano Malorgio, segretario generale Filt Cgil Lombardia, all’uscita dal palazzo della Regione. Trenord non si è presentata all’incontro, il secondo richiesto dai sindacati dei trasporti subito dopo l’ennesimo atto di aggressione ai danni di un controllore, ieri mattina sulla linea Piacenza-Milano. Già ieri pomeriggio Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt hanno incontrato l’assessore regionale ai trasporti, denunciando la frequenza e la gravità crescenti dei fenomeni di violenza. Da almeno due anni i sindacati chiedono all’azienda e a Regione Lombardia, proprietaria di Trenord e committente del servizio, di intervenire.
“Finora solo promesse, nulla di concreto”, denuncia Malorgio. “In un continuo rimpallo di responsabilità tra Trenord e istituzioni competenti, la videosorveglianza bordo treno non è partita e il numero delle guardie giurate è totalmente insufficiente a garantire il presidio dei treni”. “Doveva essere già avviato il monitoraggio, per avere dati sulla quantità, le tratte, le linee dove avvengono le aggressioni e poter così costruire interventi efficaci”.
Ma niente di tutto ciò è stato operato, fino alla beffa odierna, con l’azienda che, convocata dalla Regione, rifiuta di presentarsi all’incontro. I rappresentanti dei lavoratori confermano lo sciopero unitario di 8 ore, lunedì 24 luglio dalle 9 alle 17. “Faremo volantinaggio per sensibilizzare gli utenti”, spiega ancora Malorgio. “Questo sciopero vuole porre il problema della qualità del viaggiare, un problema che riguarda tutti”.
Durante l'incontro, Cgil, Cisl e Uil regionali hanno chiesto che sia effettuato un monitoraggio degli episodi di violenza in ambito di trasporto ferroviario, per tutelare sia i lavoratori che i passeggeri utenti sui treni e nelle stazioni. Occorre definire un piano di interventi, coordinato con istituzioni, aziende e forze dell'ordine, per garantire una maggiore sicurezza oltre alla gestione degli episodi di emergenza. Il problema è sul tavolo da tempo ma ad oggi non sono stati individuati percorsi praticabili per arginare le continue manifestazioni di aggressività e violenza. Nell'interesse di garantire alla comunità viaggiante, lavoratori e passeggeri, le migliori condizioni di sicurezza, Cgil, Cisl e Uil Lombardia si attendono dalla Regione risposte concrete nell'immediato, con il coinvolgimento di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) che ha già esperienza in questo campo. Occorre inoltre un progetto coordinato di investimenti.