Alcuni lavoratori si sono presentati già stamattina negli uffici di Nidil Cgil a Bergamo, preoccupati per le notizie che circolano rispetto all’agenzia da cui dipendono, la Trenkwalder, che nel capoluogo orobico ha una sede in via Angelo Maj, 18/B. Ieri, in diverse parti d’Italia, le filiali dell'agenzia per il lavoro sono rimaste chiuse, senza aver dato alcun preavviso ai propri lavoratori somministrati dipendenti, fra i quali si lamenta anche il mancato pagamento degli stipendi nei tempi previsti.
“Invitiamo i lavoratori che stanno svolgendo missioni con Trenkwalder, o che le hanno da poco concluse, a rivolgersi a noi per tutte le verifiche del caso, in particolare rispetto all’erogazione puntuale dei pagamenti – ha detto Marco Toscano, segretario provinciale di Nidil –. Abbiamo chiesto, a livello nazionale, un incontro urgente con la direzione dell’agenzia, per avere rassicurazioni sia sul versante retributivo che su quello della salvaguardia della continuità occupazionale. Attendiamo l’esito dell’incontro, che è previsto proprio in queste ore”.
Ieri, intanto, l’amministratore unico del gruppo Trenkwalder Italia, Peter Zehentleitner, ha diffuso on line una nota, in cui parlava di “situazione in corso di definizione”, restando però piuttosto vago sul futuro dell’agenzia. Ecco le sue parole: “Nelle ultime settimane, si sono sviluppate dinamiche di oggettiva difficoltà per l’accesso al credito bancario. Nei prossimi giorni prenderò tutte le necessarie decisioni che possano garantire al meglio la continuità aziendale e il suo rilancio”.