“Verso la prosecuzione e l’intensificazione della mobilitazione nel trasporto pubblico locale”: lo annunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sottolineando che “lo sciopero generale dei trasporti, a sostegno della vertenza dell’intero comparto, non ha prodotto i riscontri auspicati”.

“Le decisioni assunte dal nuovo governo – spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria – accelerano le scadenze verso la liberalizzazione del trasporto locale e lo svolgimento delle gare per l’affidamento del servizio, senza idonee clausole sociali, accentuando le gravi difficoltà finanziarie del settore”. “Inoltre diverse Regioni – proseguono Filt, Fit e Uilt – hanno operato ulteriori tagli di risorse e alcuni enti locali hanno annunciato e, in qualche caso già formalmente avviato, le procedure di cessione delle loro quote di partecipazione nelle aziende pubbliche dei trasporti pubblici locali”.

Secondo le tre organizzazioni sindacali inoltre “nella trattativa contrattuale Asstra e Anav mettono in pratica, anche nelle indicazioni fornite alle aziende associate per la disdetta degli accordi aziendali, un atteggiamento costantemente caratterizzato da irresponsabilità e arroganza”. “Un fenomeno – spiegano i sindacati – che negli ultimi mesi ha interessato un crescente numero di aziende, sia private sia pubbliche, e che è spesso accompagnato da pesanti atti unilaterali sul piano gestionale e, in qualche realtà, anche da ormai cronici ritardi nel pagamento degli stipendi e dalle formale apertura di procedure per la dichiarazione di esuberi di personale”.

“È sempre più evidente – sostengono infine Filt, Fit e Uilt – l’urgenza di dotare il lavoro del nuovo contratto della Mobilità, uno strumento contrattuale che può fornire le necessarie tutele, concorrere a regolare i processi in atto e diventare il tassello fondamentale del profondo riassetto delle aziende del settore”.