Il trasporto aereo è sempre più in difficoltà, malgrado siano in costante aumento i dati del traffico sia dei passeggeri sia delle merci. A lanciare l’allarme sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo, sottolineando come a “farne le spese, come purtroppo è consuetudine, sono le aziende più deboli e i lavoratori tutti”. La prima questione è quella di Alitalia, dove i sindacati “sono in attesa di conoscere i dettagli del nuovo piano industriale, che lascia trapelare nuovi assetti organizzativi che potrebbero influire sugli organici”.
Sono tanti i lavoratori che in questi anni ancora aspettano risposte, come i 237 operatori della Ams, che “vedranno terminare le tutele di sostegno al reddito che finora gli hanno consentito di resistere”. I lavoratori sono in attesa “che l'azienda Iag, che ha acquisito gli asset ex Ams, dia seguito alle promesse fatte in sede ministeriale e faccia chiarezza sulle reali intenzioni del management sul riavvio delle attività e sul recupero occupazionale, come richiesto espressamente dal ministro”. Una fase di “pesante incertezza” vivono anche i lavoratori di Meridiana, in attesa di “un piano di intervento da parte del Qatar, promesso ma allo stato mai concretizzato, in termini di investimenti, prospettive di sviluppo ed espansione dell'attività di volato”.
Altra vertenza importante è quella relativa al fallimento della Sogas dell'aeroporto di Reggio Calabria, “con centinaia di lavoratori - ricorda la nota - che attendono risposte sulla continuità dell'attività dell'aeroporto e se, allo scadere dei tre mesi di esercizio provvisorio, avranno ancora un lavoro per vivere e per sostenere se stessi e le loro famiglie”. Per Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo in tutto il territorio nazionale “le società di assistenza aeroportuale e di catering sono in costante crisi per far fronte alla continua richiesta delle compagnie aeree di tariffe concorrenziali sempre più basse, con conseguenti ricadute negative salariali e occupazionali”. Ultima questione citata dai sindacati è la vicenda che riguarda “i 90 operatori di Ecotech (società che si occupa delle pulizie di bordo) che in queste ore hanno ricevuto le lettere di licenziamento”.
La situazione, insomma, non è più sostenibile. “Vi è l’assoluta necessità – spiegano i sindacati – di riorganizzare e regolamentare il settore del trasporto aereo, i cui operatori con la liberalizzazione del mercato si sono dovuti misurare con una concorrenza sleale, basata esclusivamente sull'abbattimento dei costi e degli organici, con la conseguente riduzione di formazione e di manutenzione dei mezzi, che mette a repentaglio la sicurezza”. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo auspicano dunque al più presto un incontro con le istituzioni, finalizzato a un confronto che consenta a una delle più importanti industrie del nostro paese di poter salvaguardare la stabilità occupazionale, le dinamiche retributive di tutti i lavoratori e di non disperdere il know how del settore”.