Confermato lo sciopero di 24 ore dei lavoratori della Caremar. Lunedì 17 ottobre saranno bloccati tutti i collegamenti con le isole partenopee dopo l'ennesima fumata nera all'incontro di stamani (14 ottobre) tra le organizzazioni sindacali e l'amministratore unico Capalbo, il direttore generale Liguori e Federlinea.

Stesso risultato, per quello precedente, dello scorso 12 ottobre, con l'assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella che, affermano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Campania, "non ha prodotto alcun risultato positivo".

"L’assessore ai trasporti – dichiarano le tre sigle – ha confermato la volontà della Giunta Regionale di privatizzare la Caremar al 100%, per cui nei prossimi giorni, l’advisor emanerà la manifestazione d’interesse per verificare i possibili acquirenti privati".

Per i sindacati, le condizioni stabilite nella delibera regionale di agosto non garantiscono gli attuali livelli occupazionali, il contratto e i servizi minimi: "Le sovvenzioni pubbliche per i servizi minimi di trasporto sono circa 20 milioni di euro che corrispondono al costo del lavoro, per cui l’acquirente o dovrà ridimensionare i servizi per i cittadini delle isole oppure ridurre i diritti ed il salario dei lavoratori".

La protesta dei marittimi è tesa a rivendicare "la garanzia dei livelli occupazionali e retributivi; il mantenimento della partecipazione almeno al 50% del pubblico nel processo di privatizzazione dell'azienda; la definizione dell'organico aziendale dei lavoratori marittimi e amministrativi in piena applicazione del ccnl in relazione ai quadri orari, alle tabelle, alla consistenza della flotta; la corretta applicazione dlgs 108/2005 con rispetto della legge riguardo agli orari di lavoro; le garanzie occupazionali nella nuova societa' per gli amministrativi momentaneamente trasferiti in Laziomar; la conferma della continuità lavorativa per i precari; la promozioni del personale".