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Le molestie sessuali nei luoghi di lavoro sono sempre più frequenti in Italia, anche se dati ufficiali non ce ne sono. E numerose sono le iniziative sindacali sul tema, soprattutto sul versante della contrattazione. L’ultima iniziativa proviene dalla Filt Cgil Veneto, e si compone di numerose azioni. A partire dal “Protocollo di prevenzione e gestione delle molestie”, già sottoscritto da ben sette aziende dei trasporti, cui se ne stanno aggiungendo altre. Per ora hanno aderito Dhl, Atv (l’azienda veronese di trasporto pubblico locale), Athena, Zust Ambrosetti, Hargartner Terminal, Euroservice e Lega delle Cooperative (presente in Veneto con 450 unità di cui 50 operanti nel settore dei trasporti). I protocolli “anti-molestie”, i primi siglati in Italia, prevedono forme di vigilanza e controllo, tutela delle lavoratrici (garantendo il rispetto della privacy ed escludendo qualsiasi attività di ritorsione), momenti di formazione e informazione di personale e dirigenti allo scopo di individuare, prevenire e gestire gli eventuali casi.
“Leggere accordi come quelli stipulati in Veneto in questi tempi di grave crisi è sicuramente molto confortante” commenta Nadia Fanelli, responsabile Sicurezza Filt Cgil nazionale: “altrettanto confortante è trovare da parte del sindacato, nella situazione in cui versano gran parte delle aziende nazionali piccole e grandi, interlocutori attenti a queste tematiche. Questi accordi rappresentano un'ottima buona prassi da esportare in tanti altri settori e territori”. Le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, spiega Fanelli, sono “una forma di violenza vera e propria, che spesso, in modo ignobile, si manifesta nei confronti delle lavoratrici professionalmente più deboli, in particolare nell'ambito di quei servizi in cui l’occupazione risulta più precaria”. E così conclude: “la capacità dei delegati e delle delegate di affrontare questi temi e questi ‘rischi’ lavorativi attraverso percorsi formativi mirati, anche in funzione della divulgazione di strumenti conoscitivi da fornire alle lavoratrici e ai lavoratori, riveste pertanto una grande importanza. E accordi come quelli sottoscritti in Veneto ne rappresentano il valore aggiunto”.
Gli accordi fanno parte di una più vasta campagna lanciata dalla Filt Cgil Veneto, chiamata “Violenza e molestie non viaggiano con noi!”. La campagna, iniziata il 25 novembre scorso (data della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne), durerà un anno intero: “la nostra – spiega la segretaria Filt Cgil regionale Maria Cristina Marzola – è una campagna di prevenzione e denuncia. L’anno scorso abbiamo avuto circa dieci casi di molestie denunciate, ma molte altre sono rimaste silenti. Le vittime, infatti, provano spesso sentimenti contrastanti di vergogna e timore. Quello che vorremmo è abbattere tutti gli stereotipi alla base di queste violenze, contribuendo a diffondere una vera cultura del rispetto delle differenze tra uomo e donna”. La campagna si avvarrà di numerose azioni: la diffusione di 52 messaggi virali (anche su Facebook e Twitter) per tenere alta l’attenzione sulla tematica; un progetto formativo rivolto ai delegati e alle delegate sindacali per acquisire strumenti specifici per la tutela delle vittime; la definizione di una check-list delle azioni di prevenzione, e non solo, che le aziende possono intraprendere; un pieghevole/locandina rivolto alle lavoratrici e ai lavoratori che spiega cosa sono le molestie e come difendersi.