La Sis, l’impresa impegnata nei lavori del Tram di Palermo, ha comunicato ai segretari generali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil che dal 24 maggio, data di scadenza dell’appalto stipulato il 6 giugno 2006 tra l’Ati, rappresentata dalla Sis, l’Amat e il Comune, sarà interrotto ogni rapporto di lavoro.

Dura la reazione dei sindacati che sulla scadenza del contratto d’appalto hanno chiesto oggi un incontro al Prefetto invocando soluzioni per evitare che dal 24 maggio i 120 lavoratori impegnati nella realizzazione del tram restino senza lavoro.

“Nel sottolineare la nostra contrarietà per la procedura anomala utilizzata dalla società – scrivono in un comunicato i segretari delle tre sigle sindacali Mario Ridulfo, Antonio Cirivello e Angelo Gallo –, esprimiamo preoccupazione per il rischio della mancata realizzazione di un’opera strategica per la città, nonché per l’appesantirsi di una situazione già grave in tutto il settore delle costruzioni, tanto più che le problematiche evidenziate dalla società sono state in precedenza oggetto di riunioni e iniziative con la committenza (Amat) e il Comune”.

I sindacati chiedono al prefetto di verificare le possibilità di prosecuzione dell’opera per garantire il posto di lavoro agli edili. E di convocare una riunione con i soggetti interessati “per affrontare le problematiche e individuare le adeguate soluzioni”.

“Da tempo – conclude il comunicato – la Sis aveva sollecitato al Comune il risanamento del debito dell’Amat nei confronti della stazione appaltante e anche un nuovo crono programma dei lavori che prevedesse i tempi necessari per completare l’opera”.