“La giornata di ieri (1 agosto) è stata caratterizzata da notizie decisamente importanti, ma altrettanto confuse ed estremamente superficiali per i lavoratori della Trafomec di Tavernelle (Perugia) ”. Lo affermano in una nota Fiom e Fim di Perugia. Uno scarno comunicato in inglese, appeso in mattinata, ha informato i lavoratori che la Shanghai IndukTek Power Electronics Technology Ltd aveva acquistato da Trafomec Industries spa l’intera quota capitale di Trafomec Shanghai Industries Ltd.
“Molti titoli, poca chiarezza – aggiungono i sindacalisti – se non quelle poche note evidenziate dal direttore di Trafomec secondo cui con la vendita di Trafomec Shanghai si completa il processo di ristrutturazione iniziato nel 2011. Nessun commento, invece, da parte della direzione aziendale verso i propri dipendenti, come se questa vendita non riguardasse in alcun modo lo stabilimento di Tavernelle”.
Nel pomeriggio un altro comunicato, questa volta di Trafomec Europe, nel quale si spiega a tutti i dipendenti che lo stabilimento di Tavernelle fa parte della Trafomec Shanghai, la quale è stata acquistata dalla IndukTek, ma che al tempo stesso per i lavoratori non cambierà nulla. “Un discorso contorto, ambiguo e arbitrario – prosegue la nota – in quanto sbattuto in bacheca senza che alcun responsabile aziendale si sia dato pena di convocare la Rsu per informarla sulla vicenda e permettere ai lavoratori di poter avere, come loro diritto, un minimo di chiarezza”.
Fiom Cgil e Fim Cisl, insieme alle Rsu di Trafomec, chiedono un incontro urgente alla direzione aziendale per fare chiarezza sulla situazione. “Abbiamo anche chiesto un incontro istituzionale con i sindaci dei comuni di Panicale e Piegaro con la presenza della Regione Umbria, alla quale abbiamo inviato un’altra richiesta d’incontro poiché riteniamo fondamentale il supporto e il sostegno politico da parte delle istituzioni”.
In tutta questa vicenda “sono di nuovo i dipendenti della Trafomec a dover subire un trattamento indegno e poco consono a quelle che sono corrette relazioni industriali. Dopo aver fatto sacrifici inenarrabili, avere dimostrato sempre un profondo senso di responsabilità – conclude la nota – il dover ricorrere al traduttore di Google per conoscere i propri destini, appesi in una scarna e grigia bacheca aziendale, la dice lunga sulla considerazione che evidentemente questa azienda nutre nei confronti dei propri dipendenti”.