Firenze. “Grazie all’energica reazione del personale scolastico, delle famiglie, degli studenti e del supporto delle parti sociali, la decisione di accorpare le due istituzioni scolastiche sottodimensionate IC Marradi e IC Firenzuola rispettivamente con il Liceo Giotto Ulivi e l’IC di Scarperia San Piero è stata fermata (sospesa per un anno), in attesa di trovare una soluzione diversa, condivisa e sostenibile”. Ne danno notizia Paola Pisano (Flc Cgil Firenze), Claudio Gaudio (Cisl Scuola) e Cristiano Di Donna (Uil Scuola).

L’Unione dei Comuni ha deciso di tornare alla prima decisione – assunta ad ottobre – di lasciare per il prossimo anno scolastico le istituzioni scolastiche del territorio come sono attualmente, senza ulteriori modifiche. “Gli accorpamenti che erano stati decisi – spiegano i sindacati – avrebbero avuto numerose ricadute negative sul personale scolastico e sulla qualità dell’offerta formativa nella realtà mugellana. Innanzitutto una considerazione sul metodo utilizzato: il processo di dimensionamento dovrebbe partire dal basso come necessità del territorio e degli attori in campo: Comune, scuola, famiglie e studenti che, spinti da un comune progetto pedagogico, condividono un'idea di scuola verticalizzata. I passaggi successivi che la norma impone dovrebbero rendere condivisa tale decisione anche dagli altri soggetti territoriali con competenze in materia di istruzione: la Città metropolitana e infine la Regione che accoglie le richieste e delibera l’atto finale”.

“In questo caso – proseguono le sigle sindacali – abbiamo assistito a un rovesciamento del paradigma, cioè è stata la forzatura della Regione Toscana a influenzare a cascata la Città metropolitana e i Comuni interessati. Prova tangibile è la doppia e opposta delibera della Conferenza zonale dell’istruzione del Mugello che prima ha deciso di mantenere lo status attuale con le istituzioni scolastiche in questione separate (16-10-2018), poi, a seguito di una lettera della Regione nella quale si minacciava il non accoglimento delle richieste dei Comuni e una penalizzazione finanziaria, ha cambiato la delibera e “ceduto” agli accorpamenti (20-11-2018). Il tutto, naturalmente, senza alcun coinvolgimento di quegli attori necessari alla realizzazione del progetto: scuole, famiglie, studenti e parti sociali che avrebbero avuto un ruolo prezioso nell’informazione sulle pesanti ricadute di tale decisione in termini occupazionali e di organizzazione del lavoro scolastico. Ecco il risultato ottenuto: gli studenti del Giotto Ulivi hanno occupato la scuola e svolto manifestazioni, le Consulte dei genitori erano sul piede di guerra, i lavoratori hanno prodotto documenti esprimendo le loro contrarietà, sono state fatte assemblee con 300 addetti coinvolti e una petizione on line ha raccolto migliaia di firme”.

“Ci auguriamo che la decisione presa finalmente di costituire un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati coinvolga anche le parti sociali, necessarie perché informate sui temi specifici del settore e in grado di supportare gli enti locali in tali delicate decisioni che non impattano solo sul territorio, ma sulla qualità del lavoro delle persone e sul futuro del sistema scolastico del Mugello”, concludono i sindacati.