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C'è Gorbaciov con Reagan. C'è Giulio Cesare che arringa il popolo romano. C'è la foto di Yalta con Churchill, Roosevelt e Stalin. Ci sono Kennedy e Krusciov, Fidel Castro e Malcolm X, Mitterrand e la Thatcher. E diverse altre foto e immagini storiche di personaggi famosi di epoche passate, intenti a firmare accordi, intese, carte. Il tutto, rivisitato in video di venti secondi, musicati in jazz, con fumetti in eloquio toscano in cui, con ironia e autoironia, si invita a firmare la Carta dei diritti universali del lavoro, il nuovo Statuto dei lavoratori della Cgil.
È la nuova campagna social che lancia la Cgil Toscana: "Una firma fa la Storia". Si tratta diuna serie di video che saranno postati sul profilo Facebook ufficiale ogni due giorni. È la seconda campagna di questo tipo: la prima è stata lanciata il 15 marzo scorso, si chiamava "E tu che diritto sei?" (venti storie di lavoratori per venti diritti da esigere, in venti video animati e musicati di trenta secondi, che sono stati diffusi a puntate) e ha riscosso enorme successo sul popolare social network.
La playlist sul canale Youtube di Cgil Toscana
La Carta dei diritti universali del lavoro, redatta dalla Cgil nazionale in 97 articoli, ha alla base il principio che i diritti (dalla maternità alle ferie, dai permessi agli ammortizzatori sociali, fino alla malattia) sono in capo alle persone indipendentemente dal contratto di lavoro che hanno. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, dalle pari opportunità alla formazione permanente, dall'aggiornamento costante di saperi e competenze a pensione e ammortizzatori sociali equi. In questi mesi, si sta svolgendo in tutta la Toscana e nel resto d'Italia una raccolta firme verso la presentazione di una legge d'iniziativa popolare.