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Revocati i 21 licenziamenti annunciati in Sicilia dalla Tmb Italia. In un incontro che si è svolto oggi presso la sede palermitana della napoletana Tmb Italia, a di Villagrazia di Carini, è stata siglata un'intesa tra le azienda e Fiom per le sedi siciliane, che arriva dopo scioperi e proteste scattate a partire dallo scorso mese di maggio.
“Abbiamo ottenuto un importante risultato, che scongiura i licenziamenti – dichiarano Francesco Foti, Fiom Cgil Palermo e Nunzio Cinquemani, Fiom Cgil Catania -. L'azienda ha revocato i 21 esuberi, che avrebbero dimezzato le quattro sedi siciliane, dove lavorano 43 dipendenti. E ha pagato, così come concordato, gli stipendi a tutti i lavoratori, impegnandosi a rispettare il contratto collettivo nazionale di lavoro. A fronte dei licenziamenti, è stato concordato un periodo di cassa integrazione di 13 settimane, che riguarderà un numero massimo di 10 operai e 5 impiegati a rotazione nelle quattro sedi”.
Altri accordi verranno siglati su base nazionale dalla Tmb nei vari territori. In Sicilia l'accordo prevede ogni mese un incontro di aggiornamento sullo stato delle commesse, per la razionalizzazione dei periodi di cassa integrazione e per garantire una giusta rotazione al personale. L'ipotesi d'accordo sarà sottoposta martedì al voto dell'assemblea dei lavoratori, sia a Palermo che a Catania. Se sarà espresso il gradimento, l'accordo sarà ratificato il 28 settembrealle 10 nella sede Tmb di Catania. La protesta dei lavoratori si era intensificata a settembre, con 9 giorni di fila di sciopero e il blocco dello straordinario e delle ore viaggio a partire dal 18 luglio. Poi sono stati ottenuti i primi risultati, con il pagamento degli stipendi, ed era stato mantenuto solo lo stato di agitazione, interrotto la settimana scorsa.