In sciopero a oltranza i lavoratori dell'azienda Tmb Italia. I dipendenti delle sedi siciliane dell'azienda napoletana, che si occupa per diversi committenti della manutenzione di impianti elettrici e radiomobili, hanno incrociato le braccia, a partire da lunedì 5 novembre, per reclamare il pagamento dei loro stipendi. I lavoratori attendono il saldo della retribuzione del mese di agosto, il mese di settembre con ottobre prossimo alla scadenza, i buoni pasto di agosto e settembre e altri istituti previsti dal contratto.
La protesta, giunta già al quinto giorno, continua fino a quando non arriveranno risposte. La Fiom Cgil ha inviato una richiesta alla Telecom - la stazione appaltante -, sollecitando un intervento della massima urgenza per la risoluzione dei problemi.
“La situazione è oggettivamente insostenibile, abbiamo invitato la stazione appaltante a intervenire subito – dichiarano i segretari della Fiom di Palermo e Catania, Francesco Foti e Nunzio Cinquemani –. In assenza di un intervento rapido, attiveremo quanto previsto dalla legge in materia di responsabilità solidale, cioè il pagamento diretto da parte di Telecom ai lavoratori di quanto dovuto. Tra l'altro, i lavoratori ci riferiscono che ad aggravare la situazione economica c’è un credito vantato nei confronti di Telecom per un importo di un milione di euro, cosa non smentita dalla stessa Tmb”.
Il 20 settembre scorso, dopo mesi di proteste e nove giorni di fila di scioperi, era stato siglato un accordo per evitare 21 esuberi e avviare un periodo di cassa integrazione a rotazione. “Con quell'accordo – denuncia la Fiom –, la Tmb si era impegnata a pagare con regolarità gli stipendi ai lavoratori. È stato onorato solo un acconto. E i lavoratori aspettano ancora il resto”.