Si è svolto questa mattina, presso la sede del ministero dell'Ambiente a Roma, un presidio dei lavoratori della società elettrica Tirreno Power organizzato dai sindacali nazionali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil per far valere le proprie proposte, in particolare “la contrarietà a tener ancora ferma la centrale di Vado Ligure (Savona) non ravvedendone ragioni sufficienti”.

Una delegazione di lavoratori e sindacalisti è stata ricevuta dallo staff della segreteria del ministro Gian Luca Galletti, assente per impegni istituzionali, e ha rappresentato loro le proprie richieste.

“Positive, per quanto interlocutorie, le risposte dei collaboratori del ministro”, riferisce la Filctem. “Il ministero valuta positivamente l'opportunità di un 'privato' che voglia investire in Italia; si registra la condivisione delle ragioni dei lavoratori nel trovare soluzioni positive alla vertenza, soprattutto nella difesa del lavoro in un momento di forte crisi economica e occupazionale; per valutare con attenzione le ragioni dei sindacati c'è bisogno ancora di qualche giorno di tempo”.

Filctem, Flaei, Uiltec, nel loro intervento – al di là dell'apprezzamento per le rassicurazioni ricevute – hanno voluto sottolineare che il documento redatto nei giorni scorsi dal ministero dell'Ambiente (il cosiddetto Pic - Parere istruttorio conclusivo), sembra operare nel verso contrario rispetto alle rassicurazioni date.

I sindacati poi hanno chiesto al ministero dell'Ambiente di essere presente mercoledì 12 novembre al tavolo convocato dal ministero dello Sviluppo Economico (per quella data i sindacati hanno organizzato un altro presidio) per trovare una soluzione positiva una volta per tutte.