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Tim vuole affrontare soltanto il discorso sulla cassa integrazione straordinaria per circa 30 mila lavoratori – escludendo altri temi – e conferma quanto indicato lo scorso 16 maggio: il percorso continua a prevedere circa 4.500 “eccedenze” (cioè licenziamenti) a fine cigs. A darne notizia sono le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil al termine di un incontro al ministero del Lavoro bollato come deludente. “Da anni – ricordano le tre sigle – poniamo la necessità di un serio piano di rilancio per la più grande impresa di Tlc del nostro Paese. È quindi necessario definire alcuni importanti aspetti imprescindibili per un confronto che possa provare a trovare punti di un’intesa complessiva e non unicamente limitata alla sola procedura di cigs”.
I sindacati in particolare chiedono chiarezza sul vero oggetto della procedura, cioè “il ricorso ad ammortizzatori sociali o 4.500 licenziamenti tra 12 mesi”, ferma restando in tal caso la totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di licenziamento, coinvolgendo fin dal prossimo incontro il Mise. “Chiediamo chiarezza e garanzie – prosegue la nota – anche sulla tenuta del perimetro e della base occupazionale del gruppo, non potendo separare qualsiasi discussione sull’eventuale ricorso ad ammortizzatori sociali da necessarie certezze sul futuro industriale ed occupazionale di Tim”.
C’è poi “la necessità di ripristinare condizioni economicamente sostenibili per l’insieme delle attività affidate in appalto che evitino contraccolpi occupazionali; e di ricomporre un quadro relazionale tra le parti oggi fortemente compromesso dal permanere del vulnus costituito dalla disdetta del secondo livello di contrattazione unilateralmente sostituito da un regolamento aziendale”. Le tre sigle, come detto, giudicano deludente l’esito di questo primo incontro: Abbiamo deciso di avviare immediatamente una diffusa informativa ai lavoratori, nelle varie forme che si riterranno più opportune a livello territoriale, e di aprire contestualmente le procedure di raffreddamento, auspicando, al contempo, una maggiore disponibilità da parte di Tim che possa permettere di rendere costruttivo il confronto ed eviti una lunga e infruttuosa contrapposizione”.
(mm)