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"Il ricorso ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori intentato dalla Slc Cgil contro Tim per aver esautorato il coordinamento nazionale delle Rsu è stato pienamente accolto dal tribunale del lavoro di Roma. È una buona notizia". Così, in una nota, il segretario generale della Slc Cgil di Roma e del Lazio, Riccardo Saccone. "Una buona notizia per i lavoratori di Tim – continua – che si vedono restituire, grazie alla Slc Cgil e al collegio degli avvocati di Roma, il diritto a chiedere un contratto aziendale giusto e condiviso e non frutto di 'graziose concessioni' del padrone. E una buona notizia per il futuro del sistema relazionale nel settore delle telecomunicazioni. Questa sentenza ineccepibile e incontrovertibile dovrebbe, finalmente, mettere fine alla stagione degli atti unilaterali, delle scorciatoie e delle furberie. Tim attraversa un momento difficile – conclude Saccone –, ora c’è davvero bisogno dell’intelligenza e della passione di tutti per difendere un patrimonio del paese. L’uomo solo al comando, magari seguito da qualche interlocutore compiacente, non porta da nessuna parte, soprattutto in momenti come questi".
Il giudice “dichiara il carattere antisindacale della condotta descritta in ricorso e l’inefficacia del regolamento negoziato dalla società convenuta in violazione del Protocollo del 23-6-2016 inibendo altresì a Tim spa di negoziare o trattare le materie previste dal Ccnl per il livello aziendale con soggetti diversi da quelli previsti dal Protocollo 23-6-2016”. Il tribunale inoltre ordina "la pubblicazione del decreto su tre quotidiani a diffusione nazionale, a spese di Tim spa, e l’affissione dello stesso nei locali aziendali, oltre al pagamento delle spese della procedura".
"Dopo quanto già testimoniato dall’ampia partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Tim agli scioperi e alle manifestazioni proclamati da Slc, il decreto certifica il totale fallimento di una concezione sbagliata delle relazioni sindacali utile soltanto a creare tensioni e a non risolvere i problemi": questo il commento della Slc nazionale e del Coordinamento nazione delle Rsu Tim.