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Cosa intende fare la ThyssenKrupp? La domanda rimbalza da tempo, e forse oggi (martedì 22 marzo) troverà una risposta. Si svolge infatti alle ore 11 a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, l’incontro di verifica dell’accordo sull’Ast di Terni firmato nel dicembre 2014. Un accordo che ha evitato i licenziamenti, se non addirittura la chiusura delle acciaierie, ma che ha comunque lasciato aperte diverse questioni e determinato nuove criticità. A partire dal futuro degli impianti, considerando che istituzioni e sindacati non hanno ancora ben capito quali sono le reali intenzioni di ThyssenKrupp in merito agli assetti proprietari dell’azienda, in particolare relativamente a una possibile cessione del sito.
L’accordo, firmato nel dicembre del 2014, prevedeva circa 300 esuberi volontari e un piano di rilancio e ristrutturazione quadriennale da parte dell’azienda, con un volume produttivo di circa un milione di tonnellate di acciaio all’anno. L’acciaieria ternana, dopo l’uscita dei lavoratori, ha dovuto fare anche i conti con una rilevante ristrutturazione e riorganizzazione dei reparti, che ha visto spesso contrapporsi azienda e Rsu. Alla riunione partecipano la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, i sindacati e le Rsu, i rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico e dell’azienda.